La ” Sardegna possibile” di Cappellacci

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cappellacci murgiaLa campagna elettorale volge al termine. Ma dalle recenti dichiarazioni del candidato del centrodestra Cappellacci si evince una cristallina paura di perdere. Durante la trasmissione di Rai 3 Tribuna elettorale l’ormai ex Governatore definisce come nuova sinistra la coalizione Sardegna Possibile; indicando quest’ultima, insieme al centrodestra, come gli unici progetti portatori di un reale cambiamento presenti nella corrente competizione elettorale. Definendo invece “vecchia e conservatrice” l’aggregazione di centrosinistra. Questa è una strategia comunicativa che punta ad indebolire l’unico vero avversario che Cappellacci è ben conscio di avere: Francesco Pigliaru. Il solo in grado di batterlo concretamente.

Sembra quasi che l’inedito asse Murgia-Cappellacci abbia come equanime obiettivo non tanto la vittoria dei rispettivi schieramenti ma la sconfitta della coalizione di centrosinistra. L’unica in grado di poter veramente aspirare alla vittoria finale e la sola in grado di poter misurarsi elettoralmente contro la propaganda demagocica del centrodestra.

Non è pertanto una coincidenza che Cappellacci, in maniera implicita, inviti gli elettori progressisti a sostenere Sardegna Possibile: ben consapevole che questa dinamica elettorale porterà alla dispersione del voto nel campo della sinistra facilitando in questo modo la sua vittoria finale. La conseguenza sarebbe una riedizione quinquennale di un governo Cappellacci. iRS ha cercato in passato un dialogo con Sardegna Possibile per verificare la possibilità di realizzare un polo alternativo in grado di dare alla Sardegna un governo sovranista, indipendentista e progressista .

Affinché iRS potesse far parte di questa alleanza i rappresentanti di Sardegna Possibile hanno posto le seguenti condizioni:

1) il non utilizzo del simbolo di iRS nella coalizione;

2) il veto sulla candidatura di Gavino Sale.

3) la designazione di alcuni rappresentanti di iRS in una delle due liste non indipendentiste presenti nella colazione di Sardegna Possibile.

Richieste dello stesso tono sono state fatte anche ad altre organizzazioni sovraniste, progressiste e indipendentiste. iRS ha risposto no a queste incomprensibili e irricevibili richieste. L’ampliamento della coalizione di Sardegna Possibile aveva in potenza la possibilità tangibile di vincere. Ma Michela Murgia ha scelto di perdere a priori.

Ora, a poche ore dalla conclusione della campagna elettorale, se si rincorressero le argomentazioni di Cappellacci il risultato sarebbe uno solo: la sconfitta dell’unica persona che in questa fase drammatica della nostra storia di popolo e di Nazione possiede le concrete competenze per traghettare l’Isola fuori dalla crisi: Francesco Pigliaru.

Abbiamo identificato nella figura del Presidente Francesco Pigliaru la giusta sintesi tra pragmatismo e idealismo, tra soluzioni tempestive e riforme strutturali. Il nostro appoggio al candidato migliore tra quelli presenti denota attualmente l’opportunità concreta di innovare realmente il campo progressista isolano e fornire nello stesso tempo la Sardegna di un governo competente nel momento più problematico della storia dell’Autonomia. iRS ancora una volta ha operato una valutazione coraggiosa e responsabile.

Dettata dalle contingenze storiche e basata sui reali interessi dei sardi. La nostra decennale storia è una garanzia affinché lo nostra presenza nel governo sia il primo passo concreto per una conduzione programmatica sovranista che getti le basi istituzionali per la costruzione dell’indipendenza, portando nello stesso tempo le istanze di iRS nel Parlamento sardo dopo dieci anni di lotte sul territorio.

iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna

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