Sos Mannos

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Venne eletto Giudice dalla Corona de Logu nel 1345 e nel volgere di pochi anni condusse l’esercito arborense alla liberazione dai catalano-aragonesi della quasi totalità della Sardegna. Nel corso di quegli anni la “Naciò Sardesca” scrisse una delle pagine più importanti della storia dei sardi.

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Juanne Maria Angioy nasce a Bono nel 1751 e presto rimase orfano sia di padre che di madre. Divenne professore universitario a soli 21 anni e Giudice della Reale Udienza (carica allora molto importante) a 39. Le idee della Rivoluzione francese influenzarono molto Angioy convinto che anche in Sardegna si potesse combattere e sconfiggere la tirannide. Il 28 aprile 1794 l’assassinio di due funzionari italiani a Cagliari degenera in aperta ribellione. Sono i giorni della caccia agli italiani ancora in città.

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Simon Mossa nasce a Padova nel 1916. Si laurea in architettura e realizza opere importanti come la Scala del Daino a Capo Caccia o l’aeroporto di Alghero. Oltre ad essere architetto, giornalista e poeta Simon Mossa è un importante esponente dell’indipendentismo..

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Lianora nasce intorno al 1340 da Mariano IV, Giudice di Arborea, e dalla nobile catalana Timbora di Roccabertì. Quando nel 1383 il fratello Ugone III di Arborea, che aveva ereditato il Giudicato dal padre, muore assassinato, Lianora si autoproclama Judikissa secondo l’antico diritto sardo grazie al quale una donna può succedere al padre o al fratello.Lianora colloca da subito la sua politica in continuità con quella del padre abbandonando invece quella più autoritaria del fratello Ugone. Si distingue per la coraggiosa difesa della sovranità dei sardi contro l’invasione catalana e per la grande opera legislativa iniziata da Mariano. Promulga infatti la Carta de Logu: una vera e propria costituzione ante litteram per garantire “su beni de sa Repubblica Sardisca”. Muore nel 1404 dopo aver unificato sotto la bandiera dell’albero deradicato di Arborea l’intera Sardegna tranne i castelli di Alghero e Cagliari...

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Mohandas Karamchand Gandhi, detto Mahatma (grande anima), nasce nel 1869 a Porbandar nell’Ovest dell’India. Fin dal 1894 si impegna in difesa delle minoranze indiane in Sudafrica e, tornato in India, con il sostegno del Partito del Congresso, guida campagne di disobbedienza civile di massa (satyagraha) alle leggi britanniche. Gandhi è il fautore della dottrina della nonviolenza ed è riconosciuto come Padre della Nazione poichè principale artefice dell’indipendenza indiana proclamata il 15 agosto del 1947. Nel 1948 è stato ucciso da un fanatico indù...

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Àlagon nasce nel 1436 a Oristano da Don Artale Àlagon y Luna e Donna Benedita Cubello. Nel 1470, dopo la morte dello zio erede degli Arborea, Àlagon diventa Marchese di Oristano e Conte del Goceano. Questa successione però non era ben vista dal vicerè di Sardegna Nicolò Carroz che temeva l’accentrarsi del potere nelle mani di un erede dei Giudici d’Arborea. Lo scontro tra i due non si può evitare: Àlagon si mette a capo di un esercito di sardi e risveglia nel popolo la voglia, mai sopita, di libertà. Nel 1470 si arriva allo scontro campale a Uras e l’esercito sardo vince gli aragonesi che sono costretti a ritirare verso il castello di Cagliari. Àlagon ri-unifica la Sardegna come già avevano fatto Marianu e Lianora. Il sanguinario vicerè però ha sete di vendetta e nel 1478, a Macomer, con un esercito ben più equipaggiato del nostro sconfigge i sardi e cattura Àlagon che morirà nella prigione politica di Valenza nel 1490.

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De Andrè nasce a Genova nel 1940. A soli ventun anni pubblica il suo primo singolo; la sua poesia è ancora acerba ma già molto ispirata. Nelle sue opere canta prevalentemente gli emarginati, le prostitute e mette in evidenza le contraddizioni delle leggi di una società con le sue applicazioni facendo risaltare la difficoltà del comprendere spesso chi ha ragione e chi torto. Negli anni 70 De Andrè si trasferisce in Sardegna e nel 1979 viene rapito insieme alla moglie Dori Ghezzi. Dopo quattro mesi viene liberato ma la sua immensa umanità gli permette di perdonare i sequestratori e di continuare a raccontare nelle sue canzoni la Sardegna e la sua voglia di libertà. Muore nel 1999 a causa di un tumore.

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Thomas Sankara nasce nel 1949 nel Burkina Faso. Iniziò la sua carriera nell’esercito all’età di 19 anni; poco tempo dopo fu inviato nel Madagascar dove fu testimone delle sommosse popolari del 1971 e 1972. Nel 1976 entra a contatto con Blaise Compaoré con il quale darà vita al “Gruppo degli Ufficiali Comunisti”, organizzazione segreta sorta durante la presidenza del Colonnello Saye Zerbo. Nell’agosto del 1983 Sankara divenne Presidente in seguito al colpo di Stato organizzato da Compaoré. Nel 1984, al primo anniversario della sua ascesa al potere, Sankara cambiò il nome dell’Alto Volta in Burkina Faso che significa “terra della gente onesta”. Istituì inoltre una nuova bandiera e un nuovo inno nazionale. Il suo governo incluse un grande numero di donne, condannò l’infibulazione e la poligamia, promosse la contraccezione; vendette la maggior parte delle Mercedes presidenziali e assunse la Renault 5 come macchina ufficiale dei ministri (all’epoca era la macchina più a buon prezzo del Burkina Faso); trasformò il deposito di approvvigionamento dell’esercito in un un supermaket statale aperto a tutti.

Il suo programma rivoluzionario incontrò forti opposizioni da parte dei leaders tradizionali e dai ceti medi del paese, numericamente inferiori ma molto potenti.
Questi fattori, in aggiunta alle frizioni tra i membri radicali e quelli più conservativi del governo, portarono al suo assassinio nel colpo di stato del 15 ottobre 1987..

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Tjibaou nasce nel 1936 a Tiendanite, in Nuova Caledonia. Dal 1968 al 1970 si trasferisce in Francia e segue i corsi dell’Istituto di Sociologia della Facoltà Cattolica di Lione. Poco dopo il suo ritorno in patria decide di abbandonare lo status di prete e nel 1977 diventa sindaco di Hienghéne.

Durante l’ottavo congresso dell’Union Calédonienne ne diventa il vice presidente. Questo è il punto di partenza di prese di posizione più radicali verso l’indipendenza.
Nel 1979 è eletto consigliere territoriale del Fronte Indipendentista. Nel giugno 1982 è eletto vice presidente del Consiglio di Governo della Nuova Caledonia. Resterà in carica fino al Novembre 1984, giorno del “boicottaggio attivo” delle elezioni territoriali da parte degli indipendentisti. Nel novembre 1984 è posto alla testa del FLNKS – Fronte di Liberazione Nazionale Kanak Socialista. Diventa anche il presidente del Governo Provvisorio Kanak.
Nel 1985 è eletto presidente della regione Nord creata dallo “Statuto Fabius-Pisani”. Partecipa a Parigi ai negoziati che portano alla firma degli accordi di Matignon con il Primo Ministro francese Michel Rocard e Jacques Lafleur, presidente del RPCR – Unione per la Caledonia nella Repubblica Francese.
Il 4 maggio 1989 Jean-Marie Tjibaou muore a Ouvéa, assassinato da un oppositore indipendentista..

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