Sfratto bloccato ad Arborea: iRS diffida chiunque dal “desiderare l’azienda d’altri”

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iRS diffida chiunque dalla partecipazione alle aste giudiziarie relative alle aziende messe all’asta, che vedono i loro proprietari costretti a rifondere alle banche debiti non rimborsabili né esigibili.

iRS annuncia che vigilerà nelle sedi di svolgimento delle aste giudiziarie, affinché nessun compratore, si appropri delle proprietà dei cittadini caduti in disgrazia.

La situazione di crisi economica e personale in cui versano centinaia di famiglie, di aziende, di pastori e contadini in Sardegna a causa dell’incompetenza dei politici della Regione Autonoma della Sardegna e della voracità di alcune banche e della complicità di alcuni soggetti privati deprecabili, ha evidenziato un fenomeno moralmente ripugnante a cui la cultura della nazione sarda ha sempre posto argine: quello di appropriarsi a prezzi irrisori, attraverso aste, dei beni di qualcuno che senza colpa o addirittura per responsabilità politiche della Regione, vive un momento di debolezza economica.

iRS dunque, non solo rinnova la sua piena solidarietà alla famiglia di Arborea e a tutti i lavoratori che attraverso la loro vita, il loro sudore, i loro risparmi hanno cercato di contribuire alla crescita economica e sociale della Sardegna, ma annuncia che interverrà con assoluta fermezza, per far in modo che nessuno approfitti della loro debolezza e porti loro via i loro beni.

iRS diffida chiunque dal “desiderare l’azienda d’altri”, dal tentativo di arricchirsi sulle spalle di altri messi in ginocchio da una politica incapace e da un sistema del credito ingiusto.

iRS non può tollerare questo comportamento da sciacalli, da avvoltoi, da rettili a sangue freddo che alcuni uomini, cittadini privati o entità pubbliche, stanno attuando per la pura brama di arricchirsi facilmente, senza alcun rispetto per il lavoro, la passione e la fatica che altre persone, oneste, hanno messo nel costruire la propria azienda, il futuro loro e delle loro famiglie. Approfittare della debolezza altrui, soprattutto se fonte del caso o dell’ingiustizia, è fuori dall’etica e dalla prassi della cultura della nazione sarda e di qualsiasi etica universalmente condivisa.

iRS non può che stigmatizzare questa caduta dell’etica collettiva e richiamare tutti al senso di rispetto e della solidarietà fra sardi e fra esseri umani: solo così potremo uscire da questo stato di disfacimento morale, sociale, economico.

iRS è pronta ad intervenire come già ha fatto in precedenza per conoscere da vicino le facce dei nuovi vampiri che tenteranno di appropriarsi delle aziende vittime di questo infernale meccanismo, e ne impedirà lo svolgimento.

iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna

GUARDA IL VIDEO: http://youtu.be/Q6rDUGuNjg4

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1 commento

  1. Buttiamo fuori questi avvoltoi dalla nostra Isola!!
    Son dovuto andare a lavorare a Venezia nel 2008, e nell’ultimo anno ho perso entrambi i genitori, ereditando l’azienda olivicola di famiglia (che gestisco con la mia compagna dividendomi tra Venezia e le campagne dell’oristanese con grandi sacrifici), a cui sono legati TRE mutui che non posso coprire di mese in mese con l’assegno di ricerca che prendo, perchè le assicurazioni, che appartengono alle banche, hanno rigettato le istanze di risarcimento. Per far fronte a questi corvi sto delapidando i risparmi di una vita dei miei, e al momento in cui non potessi pagare, rischio che da un momento all’altro questi bastardi si sveglino e mi portino via tutto per debiti che non ho neanche contratto io??? NON DEVE ESISTERE.

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