iRS Aristanis esprime preoccupazione per la misteriosa esplosione a “ Su Crastu Biancu”

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iRS Aristanis esprime viva preoccupazione per la misteriosa esplosione avvenuta nella mattinata di domenica 16 ottobre 2011 presso l’arenile di “ Su Crastu Biancu”, marina di San Vero Milis.

Nonostante le rassicurazioni della Capitaneria di Porto di Oristano che escluderebbero  un avvenimento di rilevante gravità, restano le testimonianze analoghe e concordi di diversi testimoni oculari, i quali, all’unisono, raccontano di aver visto sollevarsi dalla superficie del mare una torre d’acqua alta una sessantina di metri in concomitanza di un cupo boato,  riconducibile ad una deflagrazione sottomarina.

L’area interessata dall’oscura vicenda non è lontana dalla spiaggia di Is Arenas dove, nel settembre 2009, fu  rinvenuta, ad 11 metri di profondità, una massa cementata lunga ben 77 metri, che Alberto Ugga, comandante della Capitaneria del capoluogo  arborense,  ha definito “una concrezione calcarea”, ovvero una particolare tipologia di scogli, escludendo in ciò che si potesse trattare del relitto del sommergibile “Veniero II”, affondato nella primavera del 1942 nelle acque tra la Sardegna e le Isole Baleari.

iRS Aristanis si auspica che si faccia luce al più presto sull’inquietante episodio affinché il Popolo Sardo non venga estromesso dalla conoscenza e dalla riflessione critica di tutti gli accadimenti che riguardano le sorti ed i destini della propria Terra.

Aristanis, 19 ottobre 2011

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