iRS sulle indagini sull’indipendentismo sardo

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13 luglio 2006

Alla luce dei recenti accadimenti appresi a mezzo stampa, analizzate le dichiarazioni pubbliche dei soggetti interessati:

iRS si oppone alla criminalizzazione dell’indipendentismo ed ai giudizi sommari che tendono inevitabilmente all’associazione dell’idea indipendentista agli abusati stereotipi della violenza e della clandestinità politica.

iRS, ribadendo la sua scelta radicalmente indipendentista e radicalmente nonviolenta, esprime la più ferma e lucida condanna di tutti gli atti armati messi in atto dalle curiose e inquietanti sigle oggetto dell’indagine utili esclusivamente a creare danno e discredito a chi lavora trasparentemente per dare al popolo sardo un futuro di libertà e rinnovata democrazia.

iRS chiede il rispetto totale degli arrestati, degli indagati e dei loro diritti.

iRS auspica che tutti abbiano modo di chiarire le proprie posizioni e la propria estraneità ai fatti attribuitigli come d’altronde da loro dichiarato a mezzo stampa.

iRS spera che tutti gli arrestati possano, quanto prima, riprendere la legittima attività all’interno della propria organizzazione politica, A Manca pro s’Indipendèntzia, giudicata pubblica e legale persino dagli stessi inquirenti.

iRS, infine, tiene ad affermare la totale estraneità rispetto alle accuse di un proprio esponente sorprendentemente coinvolto dalle indagini. Tale estraneità è sia di principio che di fatto ed è suffragata dall’esito “nullo” della perquisizione subita, dall’irrilevanza e dalla pubblicità del materiale sequestrato e dal fatto che, entro pochi giorni, sarà lo stesso nostro esponente a chiedere spiegazioni del suo particolare coinvolgimento al Sostituto Procuratore di Cagliari.
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Isgàrrica s’artìculu: 2006-07-13 – iRS sulle indagini sull’indipendentismo sardo
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