iRS per l’UNICEF: Infanzia negata, infanzia violata

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26 novembre 2002

Il movimento indipendentista sardo iRS – Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna tiene a comunicare la propria totale adesione ed il proprio sentito appoggio all’iniziativa promossa dall’UNICEF e dalla trasmissione radiofonica RAI “Zapping” contro le violazioni dei diritti dell’infanzia.

Tale adesione è coerente non solo al nostro impegno contro la guerra e le sofferenze che essa produce nelle popolazioni civili e contro le servitù militari italiane e americane nella nostra terra, ma anche alla nostra scelta indipendentista nonviolenta per la liberazione nazionale del Popolo Sardo e la creazione della Repubblica di Sardegna.

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Il comunicato stampa dell’iniziativa Unicef.

26 novembre 2002

Campagna dei “Tre no”.

Dovrebbero andare a scuola, dovrebbero giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un’infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze, a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell’infanzia.
L’infanzia rubata, l’infanzia violata si può riassumere in queste cifre:

– 11 milioni di minori muoiono ogni anno, prima di avere raggiunto i cinque anni, per malattie o problemi che potrebbero essere facilmente eliminati
– 150 milioni di bambini soffrono di malnutrizione
– 120 milioni di bambini sono costretti ad evadere l’obbligo scolastico
– 211 milioni di bambini sono obbligati a lavorare nelle fabbriche, nelle campagne, persino nelle miniere
– 600 milioni di bambini, cioè un quarto dei bambini di tutto il mondo, vivono in condizioni di estrema povertà
– 2 milioni di bambini sono morti, nel corso degli anni ’90, a causa di conflitti armati
– 20 milioni sono stati costretti a abbandonare le loro case
– 300 mila bambini sono stati reclutati e combattono in diversi paesi africani, asiatici e del Medio Oriente in eserciti regolari e gruppi armati di opposizione.
– 130 milioni di donne hanno subito, da bambine, mutilazioni sessuali e ogni anno se ne aggiungono altri due milioni (soprattutto in Africa, in alcuni paesi del Medio Oriente, come l’Egitto, in alcune parti dell’Asia, nelle Americhe e in Europa – Italia compresa – all’interno delle comunità di immigrati)
– 1 milione di bambini ogni anno vengono “comprati” e costretti a subire abusi e sfruttamento
– 13 milioni di bambini hanno perso la madre o entrambi i genitori a causa dell’Aids. Nell’ultimo anno 580.000 bambini sono morti per questa terribile malattia; più di 3 milioni sono sieropositivi e altri 2.200 bambini contraggono ogni giorno l’Hiv.

Con la campagna “INFANZIA RUBATA, INFANZIA VIOLATA”, Zapping e l’UNICEF-Italia si propongono di sensibilizzare le forze politiche e sociali e l’opinione pubblica, con particolare riferimento al mondo della scuola, per condannare con fermezza soprattutto tre aspetti estremi della condizione dell’infanzia nel mondo.

E per esprimere:

  • un “NO ” alla pratica delle mutilazioni sessuali,
  • un “NO” al cosiddetto turismo sessuale,
  • un “NO” ai bambini – soldato.

Le mutilazioni genitali (infibulazione e non solo) interessano da qualche tempo anche il nostro paese (sono circa 40 mila le donne che hanno subito mutilazioni sessuali e ogni anno nel nostro paese almeno 6 mila bambine, fra i sei anni e i dodici anni, subiscono questo barbaro trattamento), anche per l’assenza di una specifica legge punitiva per questo tipo di reati. Sono state presentate, infatti, diverse proposte di legge in materia, anche di recente, ma il parlamento non le ha ancora prese in esame.

Il turismo sessuale. Responsabili dello sfruttamento sessuale dei bambini nel turismo sono pedofili provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti e dal Giappone, che rappresentano il nocciolo duro dei profittatori di minori, a cui si devono aggiungere i “profittatori occasionali”. Il turpe fenomeno si svolge soprattutto nei paesi dell’Estremo Oriente (Filippine, Thailandia, Cambogia, ecc.), dell’America Latina (Brasile, Santo Domingo), ma anche nell’est europeo (Moldavia, Romania, Russia). L’obiettivo è di sradicare ogni forma organizzata di sfruttamento sessuale dell’infanzia (agenzie turistiche in primo luogo).

Bambini – soldato. Vi è un Protocollo Onu che vieta l’impiego in guerra dei minori ma purtroppo non viene rispettato dai 35 paesi interessati (africani e asiatici in modo particolare) e il Protocollo – voluto con forza dall’UNICEF e da numerose organizzazioni non governative – è stato ratificato da pochi paesi.

  • Tre NO, dunque, per restituire l’infanzia ai bambini perché – come ha detto anche il Segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan – gli adulti hanno tradito i bambini di tutto il mondo, favorendo le piaghe della malnutrizione, delle malattie e degli abusi più orrendi, mietendo vittime tra i bambini e i minori di tutta la terra.
  • Tre NO per difendere i diritti dell’infanzia, che sono i diritti del nostro futuro.

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Isgàrrica s’artìculu: 2002-11-26 – iRS per l’UNICEF. Infanzia negata, infanzia violata
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