Vertenza eolico a Ossi

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iRS Ossi prende posizione in riferimento al volantino circolato a Ossi qualche mese fa che sponsorizzava le ragioni per cui la comunità ossese avrebbe dovuto accogliere il progetto di un parco eolico ed alla firma della convenzione fra l’Amministrazione comunale ed il gestore dell’eolico.

Nello specifico il Sindaco come rappresentante della locale amministrazione comunale, argomentava nei vari punti pubblicati sul pieghevole edito da “intro sa idda”, le ragioni per cui si sarebbe dovuto accettare con entusiasmo questo progetto.
Argomentazioni che però erano già state ampiamente dibattute nel mese di ottobre durante una assemblea pubblica avente come tema appunto la realizzazione del parco, in un quadro che sembra dare l’impressione di una sorta di impermeabilità al senso democratico della partecipazione da parte dell’amministrazione, quasi a voler significare l’illegittimità delle proposte avanzate dalla popolazione in seno all’assemblea, quasi le stesse fossero lontane dal condiviso interesse della collettività. Ancora più grave a nostro avviso l’epilogo, dato che il Comune di Ossi ha già firmato la convenzione con il gestore dell’eolico, con annessi oneri ed obblighi cui far fronte.

Una situazione preoccupante cui iRS non può né vuole restare indifferente. Una situazione che però non rappresenta purtroppo una novità, dato che come già accaduto in altri comuni della Nazione Sarda negli anni passati, l’amministrazione comunale di Ossi firma un contratto in cui si prevedono la concessione (29 anni) e la costruzione di un parco eolico di 60 Mw, con un guadagno per la comunità di non più di 250.000 euro a fronte di un ricavo annuale di circa 60 milioni di utili per la società di gestione.
Questo nonostante al giorno d’oggi le opportunità offerte dalle energie rinnovabili siano ben diverse e non sia quindi necessario costruire impianti enormi per poterne usufruire. Già nell’incontro di ottobre infatti erano state avanzate altre proposte per la realizzazione di impianti dall’impatto ambientale e paesaggistico sostenibile e di molto inferiore, che garantivano alla comunità guadagni più congrui ed equilibrati. Un impianto di 12 Mw (20 anni) porterebbe per esempio alle casse della comunità una cifra vicina ai 900.000 euro all’anno.

iRS Ossi reputa quindi assurdo che in un momento di crisi economica e lavorativa come quello attuale, in cui grandi interessi si spostano e si sposteranno necessariamente dall’utilizzo del petrolio a quello delle fonti rinnovabili di energia, la locale amministrazione comunale non sia stata in grado di accogliere e sfruttare le opportunità che derivanti dal vento e dal sole della nostra terra, con l’aggravante data dall’insensibilità rispetto alle proposte avanzate a riguardo dalla cittadinanza.

Le attiviste e gli attivisti di iRS Ossi si chiedono perciò quali logiche decisionali abbiano spinto l’amministrazione comunale alla firma di questa convenzione, ed a vantaggio di quali interessi siano stati ratificati tali accordi, dato che risulta evidente come contratti di questo tipo siano ben più vicini allo sfruttamento speculativo che ai reali interessi della comunità.

iRS, Tzda di Ossi –  11 marzo 2011

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