Eurallumina: Basta seminare miseria! E’ necessario un cambio di filosofia.

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Non solo nell’ Euroallumina, ma in tutte le industrie presenti in Sardegna notiamo una costante sconcertante: il controllore e il controllato spesso sono la stessa persona o lo stesso ente.

Questo avviene quando la classe politica che governa è totalmente connivente con questo sistema e quando a dettare le regole non è la politica ma il mercato e le multinazionali.

iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna ritiene grottesco che nel 2015 si debba ancora continuare a parlare ci centrali a Carbone. Questo denota che il disastro sociale supera abbondantemente il disastro ambientale in quanto una classe politica che non riesce a progettare altro dimostra di essere totalmente incapace e prima di visione di un modello di sviluppo utile a questo territorio.

Dover dire che questa situazione è assurda risulterebbe quasi banale. Il dramma è che ormai in nome del lavoro si giustificano le più grandi porcherie della storia e nella maggior parte dei casi, gli scudi per giustificare progetti che che convengono solo a chi li propone sono (loro malgrado) gli operai in cassa integrazione, i padri di famiglia senza più speranze e tutte quelle persone che per tutta la vita hanno lavorato duramente. A queste persone nessuno chiede mai niente, nessuno le coinvolge mai realmente nella progettazione del proprio lavoro e di quello che potrebbe essere il futuro dei loro figli.

Le attiviste e gli attivisti di iRS sono fermamente convinti che tutti i progetti che riguardano il nostro territorio debbano essere frutto di una discussione partecipata che nasca da un confronto creativo aperto e trasparente che coinvolga tutti, e dove tutti sono protagonisti.

Ad avvalorare la necessità di maggiore condivisione sono le recenti dichiarazione dell’assessora regionale all’industria Maria Grazia Piras che dice: «Non vediamo altra alternativa nel futuro di Porto Torres che non sia la chimica verde».

iRS pensa che per sviluppare qualsiasi progetto, che riguarda la collettività, sarebbe più utile e costruttivo oltre che corretto coinvolgere la popolazione, i lavoratori e il numero più ampio possibile di persone nell’elaborazione di una proposta comune che crei benessere e che sia utile a tutti e non a pochi. Soprattutto quando vi è carenza di idee da parte di chi governa.

Crediamo sia necessario abbandonare la filosofia adottata fino ad oggi dove imperava il principio egoistico dell’arricchimento di pochi, ignorando totalmente i propri vicini e che fino ad oggi ha seminato misera e devastazione, ed iniziare ad applicare una filosofia nuova ovvero quella di produrre per la collettività e di creare ricchezza e benessere dalla bellezza; E di bellezza in questo territorio ne abbiamo tanta. Il problema è che spesso viene offuscata dagli interessi di pochi speculatori privati conniventi con qualche politicante che facendo leva sulla miseria da loro stessi creata, ci fanno perdere di vista gli obbiettivi comuni e l’interesse collettivo.

iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna

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