Interrogazione sul divieto del consumo umano diretto dell’acqua nel comune di Sassari

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PREMESSO che:

– la mission di Abbanoa Spa è la gestione omogenea e unitaria del servizio idrico integrato della Sardegna, così da garantire, nel pieno rispetto dell’ambiente, la fornitura dell’acqua con la stessa qualità, lo stesso livello di servizio e la stessa tariffa in tutto il territorio regionale: dal capoluogo al comune più isolato;

– nello stabilire le tariffe l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico adotta i seguenti principi:

  • garantire che gli utenti non sostengano oneri impropri;
  • assicurare meccanismi di salvaguardia per le utenze economicamente disagiate;
  • collegare le tariffe con la qualità del servizio in modo da evitare che i gestori realizzino margini, peggiorando il servizio fornito;
  • riconoscere il costo del servizio sulla base di valori efficienti;
  • riconoscere il costo dei soli investimenti effettivamente realizzati;
  • promuovere la tempestiva entrata in esercizio delle infrastrutture oggetto di investimento.

VALUTATO che:

– il provvedimento n. 26/75 del CIP (Comitato Interministeriale Prezzi) all’art. 13 stabilisce un limite del 50% del prezzo relativo alle forniture di acqua per ogni uso quando la fornitura abbia per oggetto acque idonee solo agli usi igienici;

– nel documento Right to Water (settembre 2007) dell’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani l’accesso all’acqua potabile e ai servizi sanitari viene definito nel novero dei diritti umani;

– nell’anno 2015 sono state otto le ordinanze del comune di Sassari in cui veniva prescritto il divieto di utilizzo per il consumo umano diretto dell’acqua (n. 7, 14, 18, 21, 35, 49, 50, 56) e che hanno coinvolto principalmente le zone di Palmadula, Centro storico, Monte Rosello, Latte Dolce, Porcellana, Sacro Cuore, Piandanna, Santa Maria di Pisa e Predda Niedda.

CHIEDE di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dei Lavori Pubblici per sapere se

Se intendano attuare le procedure di indennizzo del 50%, così come previsto dal provvedimento n. 26/75 del CIP (Comitato Interministeriale Prezzi) all’art. 13, sia per i cittadini del comune di Sassari, sia per tutti quelli che abbiano subito gli stessi gravi disagi a causa dei disservizi di Abbanoa in materia di utilizzo per il consumo umano diretto dell’acqua.

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