I problemi del trasporto pubblico nelle città Sarde

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Spesso in Sardegna quando si discute di trasporto pubblico si fa riferimento principalmente al sistema dei collegamenti interni che interessano l’intero territorio dell’isola. Poche volte invece la riflessione della politica, dei media e in generale della pubblica opinione si sofferma sulla mobilità nelle aree urbane. Queste ultime, per effetto della tendenza migratoria che sta portando allo spopolamento delle aree rurali, stanno vedendo accrescersi a dismisura il numero dei loro abitanti.

Ai problemi che una volta accompagnavano questi fenomeni demografici, per lo più legati alla scarsità di alloggi e servizi, negli ultimi decenni, va ad aggiungersi anche quello della congestione dovuta al traffico dei mezzi privati.

Un aspetto questo, non solo riscontrabile intorno ad aree già densamente popolate come quelle di Cagliari e Sassari ma ora anche assolutamente percepibile nei centri urbani meno abitati. La costante crescita della popolazione urbana, (avvenuta spesso in modo frenetico e in assenza di pianificazione) non è stata accompagnata da adeguate politiche che hanno incentivato l’utilizzo del mezzo pubblico.

D’altra parte non si può certo affermare che la scelte di alcune municipalità sarde di localizzare grandi aree parcheggio nel cuore delle città abbia contribuito a scoraggiare l’uso dell’auto privata:

quasi sempre i moderni silos per auto sono nel pieno centro cittadino e alla chiusura mattutina degli uffici si svuotano velocemente facendo così riversare nelle strade migliaia di mezzi.

Ancora meno efficaci nel perseguire lo scopo del decongestionamento delle città dal traffico automobilistico è stata la creazione delle isole pedonali nei centri storici:

se è pur vero che dentro queste aree è possibile notare un accrescimento della qualità urbana dovuto all’assenza del rumore e alla possibilità di camminare a piedi in piena libertà. Bisogna però anche constatare che questo, in mancanza di un’adeguata politica di trasporto pubblico, genera grandi problemi di congestione nelle aree limitrofe dove tutti gli automobilisti circolano incessantemente alla ricerca di un parcheggio.

Una politica coraggiosa, ma che iRS  ritiene a questo punto inevitabile (visti anche i sempre più proibitivi costi dei carburanti in Sardegna) deve operare affinché il mezzo pubblico da semplice “alternativa” a quello privato si trasformi in una soluzione indispensabile per una mobilità sostenibile nelle città sarde.

In riferimento al trasporto pubblico, il termine che spesso viene utilizzato dai decisori delle politiche è quello di “razionalizzazione” che molte volte si porta dietro una serie di tagli di personale e riduzioni dei servizi di collegamento sugli autobus di linea. Come anche non è sufficiente che le amministrazioni si dotino di nuovi e moderni mezzi di trasporto quando non si pensa contemporaneamente alla riduzione e segnalazione dei tempi di attesa alle fermate (la prima attraverso un’intensificazione delle frequenze anche con mezzi più piccoli ma più agili e meno inquinanti, la seconda attraverso l’installazione di dispositivi satellitari che consentono all’utente alla fermata di sapere quanti minuti dovrà aspettare l’autobus).

Un altro aspetto riguarda il tema dell’accessibilità : ovvero di garantire che il maggior numero possibile di utenti usufruisca con facilità del servizio di trasporto.

Da questo punto di vista risultati concreti si potrebbero ottenere guardando semplicemente a ciò che già da diverso tempo avviene in molte città europee, anche di medie e piccole dimensioni , dove l’utente hala possibilità di fare il biglietto direttamente sull’autobus, a qualunque ora della giornata.

Troppo spesso in Sardegna (Sassari è un esempio) i cittadini non sono incentivati all’uso del mezzo pubblico proprio per la difficoltà di munirsi del tagliando che è acquistabile solo in appositi punti vendita localizzati anche in posizioni molto distanti rispetto alle fermate.

A Londra, Parigi, Barcellona e in tante altre realtà è direttamente l’autista che si occupa di fornire il ticket ai passeggeri ed è stato verificato che questo non comporta nessun rallentamento o inefficienza per il servizio.

In altri casi è possibile anche acquistare il biglietto in tempo reale inviando con il telefonino un semplice sms.

Soluzioni di questo tipo, magari accostate ad una campagna promozionale che utilizzi anche l’incentivo di prezzi ridotti e tariffe agevolate sarebbero già un primo passo affinché anche in Sardegna si possa cominciare a diffondere l’idea che il mezzo pubblico non sia più la necessità di pochi ma diventi invece la comodità per tutti.

iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna

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