No a strumentalizzazioni e speculazioni. Acqua, terra, sviluppo: l’alternativa e i progetti di iRS

0

29 settembre 2008

iRS, cosciente della propria responsabilità politica, prende posizione sui tre quesiti referendari ai quali i sardi dovranno rispondere il 5 ottobre prossimo e che coinvolgono la gestione idrica e quella territoriale della Sardegna.
iRS ritiene che l’unico interesse degno di essere salvaguardato sia l’interesse generale dei sardi a preservare e gestire in modo corretto ed efficiente le risorse vitali e indisponibili della nostra terra.
iRS rifiuta la strumentalizzazione che stanno operando i partiti italiani con questi referendum e invita i sardi a partecipare direttamente, senza deleghe, alle decisioni politiche e gestionali sul proprio territorio nazionale.

Il problema della privatizzazione dell’acqua non è necessariamente legato alla scelta dell’ambito unico ma dipende dalle modalità di gestione dell’acqua stessa. Più volte abbiamo denunciato le collusioni e le illegalità di EAF (Ente Autonomo Flumendosa) oggi ENAS (Ente Acque Sarde), dell’Autorità d’Ambito e di Abbanoa.
La creazione di AbbaLìbera in iRS ha dato il via alla democrazia diretta del popolo Sardo con l’autoriduzione delle bollette,una forma di partecipazione dal basso cosciente e responsabile oltre che gratuitamente seguita da un pool di legali.

Allo stesso modo il patrimonio ambientale, insieme a quello archeologico e storico e a quello agroalimentare, è una risorsa ecologica, culturale ed economica di interesse generale, come tale non sottoponibile al tornaconto privato di nessuno.
Le manovre dall’alto, salvacoste compresa, hanno svuotato i territori di competenze e facoltà decisionali, innescando saccheggi o blocco totale di sviluppo. Gli affaristi distruttori col cemento e l’ignoranza a destra come a sinistra, non meritano di decidere il destino del patrimonio Sardegna.
È nostro dovere non cedere al consueto ricatto occupazionale sventolato dagli speculatori per far leva sulla fascia più debole del popolo sardo. Lo sviluppo e il benessere dei sardi di oggi e di domani non possono passare per il saccheggio e la distruzione della nostra terra.

Anche su questi temi iRS ha dimostrato negli anni di saper agire politicamente e praticamente in modo coerente e limpido. Basti ricordare l’impegno di iRS a favore della pubblicizzazione dei più gravi delitti ambientali causati dall’azione di società sarde e straniere. Il rispetto e la valorizzazione del territorio nazionale sardo, troppo spesso depredato, offeso e sottratto alla sovranità del popolo sardo, sono da sempre chiavi di volta della politica indipendentista di iRS.

La proposta di iRS sul tema della gestione ambientale è una alternativa economica e di sviluppo che non passa tramite i meccanismi della speculazione edilizia finalizzata al guadagno immediato di pochi. iRS propone un nuovo modo di fare economia, equo e sintonizzato con le necessità e le esigenze della nostra terra, e che è in stretto legame con i temi della fiscalità differenziata e ispirato alle linee guida del cosiddetto modello irlandese. Un progetto di ampio respiro che coinvolge tutti gli attori sociali, economici e imprenditoriali e che iRS avrà modo di illustrare nelle sedi opportune.

Con la consapevolezza che problemi complessi non possono avere soluzioni semplici, iRS, coerentemente con i propri programmi e la propria costante azione sul territorio, invita dunque i sardi all’astensione responsabile sui tre quesiti referendari. In particolare iRS invita gli oltre 1300 sardi che hanno autoridotto la bolletta con AbbaLìbera a proseguire la loro disobbedienza civile attraverso l’astensione dal voto.

iRS, Assemblea Nazionale.

_

_

Isgàrrica s’artìculu: 2008-09-29 – No a strumentalizzazioni e speculazioni
_

Isgàrrica su file “Manifestu Referendum 2008.pdf”

_

Share.

Leave A Reply