Inceneritore a Porto Torres? Gavino Sale (iRS) convoca Commissione Provinciale Ambiente

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21 aprile 2008

Il Presidente di iRS, Consigliere Provinciale di Sassari, ha chiesto stamattina nel corso del Consiglio Provinciale che venga convocata d’urgenza la IV Commissione Ambiente della Provincia di Sassari al fine di discutere, approfondire e dibattere la notizia della decisione della Regione di realizzare l’inceneritore precedentemente destinato ad Ottana nell’aerea industriale di Porto Torres.

Tale inceneritore è stato bocciato e respinto da diverse Amministrazioni locali del nuorese e dalla lotta di diversi comitati spontanei tra cui il Comitato Aera promosso da iRS.

La lotta vincente contro l’inceneritore ad Ottana ha anche avuto uno strascico elettorale causando una forte astensione in quel comune, sintomo di sfiducia e distacco della società dalla politica istituzionale.

“La decisione di spostare l’inceneritore a Porto Torres – afferma Gavino Sale – è un atto di estrema arroganza che contrasta gravemente con le linee di sviluppo turistico del nord-ovest sardo. Gli inceneritori sono impianti industriali ritenuti dannosi ed inquinanti.

Non è possibile – prosegue Sale – concepire l’installazione di un inceneritore nella zona di Porto Torres, classificata come SIC (Sito di Interesse Comunitario) e adiacente al Parco dell’Asinara che può trasformarsi in uno dei motori trainanti dell’economia del nord Sardegna”.

I fatti dimostrano che gli inceneritori siano impianti tutt’altro che puliti. L’esperienza dimostra che anche in presenza di impianti di ultima generazione, come quello di Brescia in Italia, l’ambiente e i territori limitrofi sono colpiti da un forte inquinamento da diossina e metalli pesanti”.

“iRS auspica – conclude il Consigliere Provinciale di iRS Gavino Sale – che su tali decisioni la cittadinanza e le forze politiche assumano doverosamente un ruolo da protagonisti”.

iRS invita dunque tutte le persone, le associazioni e i movimenti interessati al problema a presenziare ai lavori della Commissione Ambiente della Provincia di Sassari convocata da iRS che si terrà giovedì 24 aprile 2008, alle ore 10, nella Sala Campus della Provincia di Sassari.

iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna
Ofìtziu de Imprenta / Ufficio Stampa
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Isgàrrica s’artìculu: 2008-04-21 – Inceneritore a Porto Torres. iRS convoca Commissione
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RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA | di Vincenzo GAROFALO | 22/04/2008

iRS prepara la guerra all’inceneritore
Sassari. La scelta approvata con il piano regionale dei rifiuti presentato da Morittu.
La giunta prevede nuove ciminiere sul mare dell’Asinara.

Ad accogliere l’inceneritore sarà o la centrale termoelettrica Endesa di Fiumesanto o gli stabilimenti della Syndial.

L’iRS prepara le barricate contro l’installazione di un inceneritore di rifiuti nell’area industriale di Porto Torres. Secondo quanto indicato nel piano regionale dei rifiuti, la regione ha deciso di installare a Fiumesanto o nell’aria Syndial il termovalorizzatore respinto da Ottana.

Nel nuorese il progetto aveva provocato una sommossa capeggiata dagli indipendentisti e da Rifondazione. Una sollevazione popolare che ha fatto tornare sui propri passi la Provincia e suggerito la Regione a cercare altri siti. La scelta di Renato Soru e dell’assessore all’ambiente, Cicito Morittu è caduta su Fiumesanto. Ad accogliere l’inceneritore sarà o la centrale termoelettrica Endesa che ricade nel territorio del comune di Sassari, o gli stabilimenti Syndial di Porto Torres. La differenza è una manciata di chilometri, la sostanza non cambia: minacciose ciminiere erutteranno sul golfo dell’Asinara e sul suo parco le ceneri e i fumi prodotti dalla combustione dei rifiuti.

“La decisione di spostare l’inceneritore a Porto Torres è un atto di estrema arroganza che contrasta gravemente con le linee di sviluppo turistico del Nord-Ovest sardo”, attacca il leader dell’iRS, e consigliere provinciale, Gavino Sale. “Gli inceneritori sono impianti ritenuti dannosi e inquinanti. Non è possibile concepire l’installazione di un inceneritore nella zona di Porto Torres, classificata come SIC (sito di interesse comunitario) e adiacente al parco dell’Asinara che può trasformarsi in uno dei motori trainanti dell’economia del Nord Sardegna”. A preoccupare ancora di più gli attivisti dell’iRS è il fatto che l’inceneritore dovrebbe nascere a Fiumesanto, ospite della centrale termoelettrica Endesa. Proprio quella centrale entrata nei progetti di acquisizione della Asm di Brescia, già proprietario di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti in Lombardia. “I fatti dimostrano che gli inceneritori siano impianti tutt’altro che puliti”, continua Gavino Sale.

“L’esperienza dimostra che anche in presenza di impianti di ultima generazione, come quello di Brescia, l’ambiente e i territori limitrofi sono colpiti da un forte inquinamento da diossina e metalli pesanti”. E l’esempio di Brescia dovrebbe servire da monito: il suo inceneritore è considerato tra i più tecnologicamente avanzati e puliti al mondo, eppure su quell’impianto pende una condanna di messa in mora emessa dalla Corte di giustizia europea. Il primo passo contro l’inceneritore a Fiumesanto, è la convocazione straordinaria, chiesta da Gavino Sale, della commissione provinciale Ambiente.

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