Bombe contro la smilitarizzazione

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19 gennaio 2007

A chi servono le bombe recapitate ai Sottosegretari del Governo italiano? Qual’è l’effetto che hanno prodotto nella società sarda? Chi danneggiano?

Questi atti intimidatori, di per sé deprecabili e angoscianti, sono certamente un attacco in generale contro la politica del Presidente della Regione Renato Soru, del Sottosegretario Emidio Casula e contro tutto il variegato movimento, iRS compreso, che in questi ultimi anni ha agito in modo nonviolento e alla luce del sole per lo smantellamento delle basi militari italiane e statunitensi dal territorio nazionale sardo. Questi atti, ideati da forze oscure, sono utili a dare forza a malcelati piani di conservazione, ad avvelenare il clima sociale, a generare sfiducia e apprensione all’interno della nazione sarda nonché a criminalizzare l’indipendentismo democratico e nonviolento.

Come primo risultato pratico le bombe hanno fatto rimandare la riunione del Comitato Paritetico, prevista per oggi, che già in precedenza non aveva autorizzato le esercitazioni militari.
Le bombe hanno quindi fatto rallentare il processo di trattativa sul disarmo in corso tra la nazione sarda e quella italiana.

iRS, che mira alla totale rimozione dell’illegittima presenza militare italiana sul territorio sardo, si ritiene uno dei principali soggetti politici danneggiati da questi atti intimidatori che mirano a bloccare il processo di presa di coscienza collettiva che iRS ha contribuito a scatenare con azioni nonviolente e democratiche.

iRS prende atto che il centrosinistra italiano, in teoria garantista, ha totalmente fatto proprio il teorema Pisanu: le parole del Viceministro dell’Interno Marco Minniti, che collega bombe e indipendentismo, sono perfettamente in linea con quanto sostenuto dall’ex Ministro Beppe Pisanu. Centrodestra e centrosinistra sono evidentemente accomunati dalla paura per il processo di presa di coscienza indipendentista in atto in Sardegna. Ma non è con facili criminalizzazioni che il Governo italiano deve affrontare la questione.

In tal senso iRS, forza garantista e umanitaria, giudica che allo stato attuale delle conoscenze pubbliche e giornalistiche, siano giuridicamente insensate e umanamente tragiche le carcerazioni di alcuni membri di A Manca pro s’Indipendèntzia tuttora detenuti sulla base di confuse intercettazioni telefoniche.

Ma più in generale il teorema Pisanu-Minniti che vedrebbe collegamenti tra indipendentismo e terrorismo non fa più presa e la criminalizzazione delle forze politiche indipendentiste appare sempre più strumentale e forzata.

Per quanto gli ingenui o le persone in malafede possano continuare ad appoggiarsi alle uscite dei vari ministri italiani per convincersi e convincere che l’idea indipendentista è di per sé violenta, l’atteggiamento di iRS, che è stato capace di portare avanti una battaglia contro le basi dialogando a viso aperto con le forze autonomiste, trattandole da avversari ma con il massimo rispetto, è la dimostrazione che esiste un indipendentismo democratico e nonviolento che è l’unica e vera speranza per il futuro della Sardegna.

iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna
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Isgàrrica s’artìculu: 2007-01-19 – Bombe contro la smilitarizzazione
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