GAL: Chi pagherà per questi anni di immobilismo?

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27 febbraio 2010

iRS – indipendentzia Repùbrica de Sardigna chiede quali siano le ragioni che hanno reso l’avvio dei nuovi GAL una vera e propria farsa. Da mesi sono stati presentati i PSL (Piani di Sviluppo locale) e solo li 25 febbraio scorso sono state pubblicate le valutazioni della commissione per l’attribuzione delle premialità.

È possibile che strumenti di notevole importanza quali i Gruppi di Azione Locale debbano partire con 3 anni di ritardo rispetto al settennio di programmazione (2007-2013)?
Evidentemente i problemi dello spopolamento e della qualità della vita delle aree interne non è considerata una priorità dall’attuale giunta regionale e dall’assessorato all’agricoltura. Evidentemente è più utile fingere di salvare un tessuto industriale, oramai condannato, piuttosto che intervenire sui processi di cancellazione delle aree interne del nostro territorio.

I GAL non sono nient’altro che uno dei tanti strumenti che dovrebbe consentire l’attivazione di politiche in grado di risolvere i problemi delle nostre aree interne. Certo, le esperienze passate non sono state foriere dei risultati auspicati ma i GAL rappresentano comunque una possibilità di attivazione del territorio da valorizzare e rilanciare evitando le degenerazioni clientelari e la spartizione partitica.

Se si sommano questi inspiegabili ritardi nella chiusura delle procedure di valutazione alla pressoché totale assenza dell’ente Regione Sardegna nella produzione di beni collettivi (infrastrutture materiali e immateriali) per questi territori, apparirà chiaro il perché le stime dell’ISTAT sulla popolazione nel 2050 ci dicono che la Sardegna perderà circa 300 mila abitanti (passando da 1.600.000 a poco più di 1.300.000). Inutile dire che questa drammatica situazione peserà sulle spalle di quelle aree già martoriate da un cinquantennio di scelte politiche fallimentari.

Chi pagherà per questi anni di immobilismo? Chi si assumerà le responsabilità in caso di eventuali disimpegni automatici delle notevoli risorse messe a disposizione dalla UE?

iRS Aristanis

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