Chimica Verde al palo

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Ogni giorno che passa appare sempre più improbabile la presenza della filiera della “Chimica Verde” nell’area industriale di Porto Torres. La coltivazione del cardo non decolla, Eni disattende gli investimenti promessi e le bonifiche sono praticamente ferme al palo. Màtrica – polo chimico nato da una joint venture tra Versalis (Eni) e Novamont – no…n più tardi del 2 marzo 2015 dichiarava, per smentire la voci di un possibile spostamento della centrale di acquisto dalla Sardegna a Milano, che il suo futuro fosse congiunto inevitabilmente a Porto Torres.

Nel 2012, l’allora Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, annunciò che Màtrica avrebbe generato decine di posti di lavoro per anni: “con questa bioraffineria integrata si dimostra che l´Italia può costruire un nuovo modello di sviluppo”. E’ quanto affermò Passera mentre visionava lo stato di avanzamento dei lavori del cantiere Màtrica. “Qui si sta realizzando – proseguì il Ministro – uno degli esperimenti, anzi di più, una delle ristrutturazioni più complete e innovative di qualcosa che non era più sostenibile”.

Passera parlò di “nuovo modello di sviluppo”, ma di questo modello oggi non si vedono né tracce né tanto meno benefici, ed il fatto che gli agricoltori della Nurra non abbiano in gran parte affittato i propri terreni per la coltivazione del cardo dovrebbe far riflettere le classi dirigenti che da anni si fanno promotrici di questo progetto.

Per gli imprenditori agricoli della Nurra la coltura intensiva del cardo per la produzione energetica non è sostenibile in un territorio la cui vocazione principale deve essere l’agricoltura. Pertanto la deduzione logica è che la linea produttiva della “Chimica Verde” è totalmente slegata da quelle che sono le esigenze di sviluppo dell’ambiente in cui essa vorrebbe operare. Se Eni non rispetta gli accordi firmati e non vuole più investire lo spettro della fuga è dietro l’angolo.

Per far ripartire Porto Torres risulta necessario un piano di investimenti ma su altri assets economici: turismo sostenibile, ricerca, agricoltura di qualità e una zona da destinare allo sviluppo di start up in settori tecnologicamente avanzati attraverso incentivi fiscali.

iRS ha sempre sostenuto che il progetto Màtrica non rappresentasse un volano di sviluppo per il Nord Sardegna. Nessuna crescita economica sarà possibile se non verranno portate a termine le bonifiche che sono la premessa necessaria per qualsiasi ragionamento di tipo economico e per generare posti di lavoro.

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