Firmato lo storico accordo di Edimburgo sul referendum

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Un accordo storico che spiana la via per il referendum sull’indipendenza della Scozia è stato firmato oggi a Edinburgo, dopo che il Primo Ministro Alex Salmond ha raggiunto un accordo col Primo Ministro David Cameron che confermerà il potere del Parlamento scozzese di tenere delle votazioni che saranno rispettate pienamente da entrambi i governi.

L’ “Accordo di Edimburgo”, ratificato dal signor Salmond e dal signor Cameron durante una cerimonia alla St Andrew’s House nel cuore della capitale scozzese, vedrà il governo scozzese e quello del Regno Unito lavorare insieme per garantire che Holyrood (il parlamento scozzese ndt) possa emanare un referendum che incontri i più alti standard di giustizia, trasparenza e correttezza.

L’accordo vedrà la stesura di un decreto dell’articolo 30 (dello Scotland Act con cui nel 1998 fu creato il parlamento scozzese ndt) nel Parlamento scozzese e a Westminster per confermare che Holyrood abbia il potere necessario per indire un referendum a quesito singolo, garantendo che il voto del 2014 sarà progettato e gestito dal popolo scozzese.

Una volta raggiunto l’accordo sul decreto, il governo scozzese inoltrerà la legislazione al Parlamento per rendere esecutivo il referendum. Questo stabilirà la data proposta, il diritto al voto, la formula del quesito, le regole sul finanziamento della campagna e oltre regole per la conduzione della campagna.

La decisione finale su questi aspetti sarà presa dal Parlamento scozzese, tenendo conto del responso alla consultazione referendaria del Governo scozzese.

Parlando dopo la cerimonia della firma, il Primo Ministro nonché leader dello SNP, Alex Salmond ha detto: “L’Accordo di Edimburgo, firmato oggi dal governo scozzese e da quello del Regno Unito, segna un passo importante nel viaggio dell’autogoverno della Scozia. Significativamente, esso assicurerà che la più grande decisione che il popolo del nostro Paese prenderà per molte generazioni sia presa qui in Scozia per il bene di tutti quelli che vivono e lavorano qui.

Questo sarà un referendum progettato e indetto dal Parlamento scozzese. Il patto di oggi segna l’accordo sul procedimento e sul rispetto per il risultato, da entrambe le parti. Secondo la mia visione, esso prepara la via per una nuova partnership in queste isole.

Il governo scozzese ha una visione ambiziosa per la Scozia: un paese europeo prospero e realizzato, che rifletta i valori scozzesi della giustizia e dell’opportunità, che promuova l’eguaglianza e la coesione sociale. Una Scozia con un nuovo posto nel mondo – come nazione indipendente.

La firma storica di oggi dell’Accordo di Edimburgo segna l’inizio della campagna per soddisfare quell’ambizione. Sarà una campagna durante la quale presenteremo la nostra positiva e ambiziosa visione di una Scozia fiorente, più giusta, progressista e indipendente – una visione che, ne sono convinto, vincerà la contesa e produrrà un SI nell’autunno del 2014”.

Il testo dell’Accordo di Edimburgo e il protocollo d’intesa tra i governi scozzese e britannico è disponibile online qui:

http://www.scotland.gov.uk/About/Government/concordats/Referendum-on-independence

Il decreto dell’articolo 30 sarà presentato sia al Parlamento di Westminster che a quello scozzese e deve essere apporvato da entrambi prima che possa divenire legge.

Se questo passerà getterà la base legale per un referendum senza dubbio.

Come il referendum sulla devolution del 1997, un referendum sull’indipendenza sarebbe consultivo piuttosto che vincolante. I due governi sono s’accordo che il referendum dovrebbe restituire una prova chiara e un’espressione decisiva dell’opinione del popolo scozzese e un risultato che tutti rispetteranno. Essi sono impegnati a lavorare insieme costruttivamente alla luce dell’esito nel migliore interesse del popolo scozzese e del resto del Regno Unito.

Traduzione a cura di Daniela Soru / iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna

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