Euskal Herria: arresto dirigenti politico-sindacali indipendentisti. Grande mobilitazione popolare

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15 ottobre 2009

iRS – Repùbrica de Sardigna esprime la sua piena solidarietà all’indipendentismo basco politico e sindacale per quanto stanno subendo da tempo e in particolare in queste ore.
L’arresto di Arnaldo Otegi e degli altri dirigenti di Batasuna e del sindacato LAB, fautori e protagonisti del processo di pace in Euskal Herria, è un chiaro e gravissimo segno della volontà dello Stato spagnolo di non lasciare ai cittadini e alle cittadine basche il diritto di scegliere liberamente e democraticamente il loro futuro.
iRS sostiene il processo di pace avviato dall’indipendentismo basco con la viva speranza che ciò che sta accadendo oggi sia solo il disperato atto finale del dominio spagnolo prima della libertà del popolo basco.
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Isgàrrica s’artìculu: 2009-10-15 – Euskal Herria, arresto dirigenti politico-sindacali indipendentisti
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Sabato 17 ottobre 2009

GRANDE MANIFESTAZIONE contro gli arresti dei dirigenti indipendentisti. Hanno aderito alla mobilitazione tutti i partiti e i sindacati baschi, da Eusko Alkartasuna ad Aralar, da ELA al PNV.

Video della manifestazione

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Giovedi 15 ottobre 2009

Pubblichiamo l’editoriale del quotidiano indipendentista basco Gara.

Gara

Questa strategia non fa bene a nessuno nei Paesi Baschi

Il ministro dell’Interno spagnolo, Alfredo Pérez Rubalcaba, ha chiarito che non vuole ottenere solamente la sconfitta di ETA ma anche la sconfitta dell’indipendentismo basco in generale. A questo si riferisce quando afferma che “finché c’è violenza, nessun radicale potrà far politica in questo paese, la Polizia glielo impedirà sistematicamente”. L’azione della Polizia e dei tribunali dello Stato spagnolo quindi non dipende da cosa sostengano i “radicali”, né dai mezzi che adottano per fare quel che fanno. Piuttosto Rubalcaba si arroga la possibilità di decidere chi e cosa dev’essere considerato “radicale”.

Il Governo spagnolo vuole reprimere tutti coloro che credono che nei Paesi Baschi ci possa essere una strategia politica efficace che serva per elevare la nazione basca ad un altro stadio.
Questa è la ragione degli arresti di dieci dirigenti della sinistra indipendentista che stavano lavorando per elaborare una proposta politica destinata a tutta la società basca e a risolvere il conflitto.
Perché, nonostante dalle istituzioni e dai mezzi di informazione ufficiali si volesse imporre un’agenda alternativa per la società basca, è evidente che per la grande maggioranza della cittadinanza la priorità è la risoluzione del conflitto. E nessuno crede seriamente che esista altro cammino che non sia la negoziazione per raggiungere quell’obiettivo.

Inoltre ogni cittadino, a prescindere dalle sue affinità politiche, anela ad uno scenario diverso in questa fase. È possibile anche che alcuni cittadini pensino che certe manovre – come quelle apertamente antidemocratiche come le detenzioni di questa settimana – aiutino i propri obiettivi rispetto a questo scenario futuro.
Ma si sbagliano se pensano che questo modo di agire dello Stato gli porti beneficio. Almeno non in una prospettiva democratica.
Gran parte dei socialisti baschi lo sanno, iniziando da molto dirigenti, anche se gli tocca difendere l’indifendibile.

Gara

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a cura di Franciscu Pala

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