Summit D10 sul nostro territorio nazionale. Paradossi, incongruenze, rappresentanza, pace

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10 dicembre 2007

Il vertice del D10 che si sta svolgendo a Cagliari è l’ennesimo paradosso che deriva dal processo di snazionalizzazione cui la Sardegna è sottoposta: il territorio della Sardegna ospita infatti un tavolo di discussione internazionale nel quale non è rappresentata, non ha alcuna voce in capitolo e svolge il ruolo di periferia dello stato italiano destinata in questo caso all’uso di albergo.

Le basi militari italiane e le diseconomie derivanti da esse in terra sarda, non saranno né potranno essere oggetto di discussione da parte di tale vertice che ha ovviamente ed evidentemente altre finalità ed altri obiettivi.

Tutti i convenuti ad esso infatti sanno e non hanno alcun dubbio di trovarsi in territorio italiano e i loro comportamenti saranno conseguenza di tale consapevolezza, né ad alcuno verrà mai in mente di parlare del problema delle basi militari in Sardegna, poiché per essi la Sardegna è semplicemente una parte dell’Italia e non una comunità nazionale con propri diritti di autodeterminazione e di scelta sulla politica nazionale ed internazionale da adottare sul proprio territorio naturale.

iRS osserva desolata lo spettacolo dei rappresentanti sardi dei partiti italiani che in un campo acclamano allo svolgimento di questo vertice in terra sarda come occasione di lustro per la Sardegna, e nell’altro dichiarano la propria assoluta contrarietà manifestando contro il governo italiano di cui essi stessi fanno parte.

iRS ribadisce la propria scelta di indipendentismo radicalmente nonviolento nella speranza che un giorno la nostra terra da asilo di vertici stranieri, possa diventare, nella propria sovranità, un faro nella politica internazionale che contribuisca a distendere i conflitti, a promuovere la pace e la collaborazione tra i popoli dell’area mediterranea e una politica dell’immigrazione attenta alle politiche di solidarietà e di sicurezza.

La Sardegna meriterebbe ben altro summit che non quello dei ministri della difesa dei paesi che si affacciano sul mediterraneo, un summit teso a trovare impedimento e repressione verso poveri uomini che cercano un futuro migliore, futuro che non sono stati capaci di offrire i loro governanti, questi stessi governanti che oggi arrivano in pompa magna sulla nostra terra.

La Sardegna meriterebbe un summit per la pace, per l’accoglienza e l’aiuto a chi, per colpe altrui, affronta chilometri di mare in barche sgangherate per un sogno fasullo venduto con i caroselli italici del Mulino Bianco.
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Isgàrrica s’artìculu: 2007-12-10 – Summit D10 sul nostro territorio nazionale
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